CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO E ROSARIO

Attraverso la sua storia si percorrono le vicende del più antico sodalizio confraternale di Mottola le cui radici, pare, risalgano addirittura al tramonto del XVI secolo. Sarebbe stata, però, rifondata a metà del XVIII secolo grazie all' impegno del gesuita Padre Raffaele Manca.
La Confraternita del SS. Sacramento e Rosario di Mottola si distingue anche per la duplice dedicazione (che non è frequente) legata al Mistero Eucaristico e alla tradizione mariologica.
Nel suo secolare percorso numerosi sono stati gli eventi significativi, molti dei quali tramandati fino a noi per la costante opera di tutela dei documenti da parte dei Priori che si sono succeduti. Sappiamo che le processioni organizzate in epoca medievale per solennizzare la festività del Corpus Domini, ben presto, entrarono a far parte del patrimonio culturale delle Confraternite del SS. Sacramento. Vennero allestite sempre più riccamente e, nei secoli, questo culto diede impulso alla creazione di altari e tabernacoli, dipinti e sculture, pulpiti ed organi sempre più magnificenti.
Insomma, la devozione dei Confratelli è stata, come si vede a Mottola, per esempio, nella Chiesa del Rosario, anche motore per tante opere d’arte. Il patrimonio storico culturale costituito dalle statue in cartapesta usate in processione viene continuamente curato e restaurato, ma anche arricchito di recente con nuove opere.
Di grande bellezza è l’abito di stoffa preziosamente ricamato della statua della Vergine del Rosario, che risale al XVIII secolo. Fra i documenti custoditi gelosamente, e tramandati nei secoli, della più antica Confraternita mottolese troviamo quello datato 6 aprile 1741 che testimonia delle indulgenze attribuite al SS. Sacramento e Rosario dai Sommi Pontefici da metà del 1500 in poi.
Le notizie arrivate fino ai giorni nostri ci riservano anche delle bizzarre sorprese. Una di queste è che anticamente i Confratelli votavano usando fave e ceci per indicare, rispettivamente, i voti favorevoli e quelli contrari, e solo successivamente si servirono di palline bianche e nere. Non è chiaro invece, se prima del 1740, quando ufficialmente ripresero le attività grazie all' opera del gesuita Manca, le Confraternite fossero state due separate oppure una sola.
Desiderio d'associarsi, anche per vincere la paura della morte, e devozione per il Santissimo Sacramento e per la Vergine del Rosario, considerata ausiliatrice delle anime purganti, sembrano essere i sentimenti che animarono la nutrita adesione all' iniziativa di Padre Manca.
Nei secoli le attività di preghiera, pie e caritatevoli della Confraternita si sono evolute in sintonia con i mutamenti della società, ma restando sempre fedeli ad una tradizione di servizio verso la comunità.
Uno dei tratti di discontinuità rispetto alle processioni della Settimana Santa della vicina Taranto è che, nella Confraternita del SS. Sacramento e del Rosario, non ci sono gare di offerta per potersi aggiudicare il diritto di portare le statue dei Misteri. Qui a Mottola, in pratica, ci sono solo contribuzioni volontarie.
La sede della Confraternita è nella Chiesa del Rosario, costruita all’incirca nel 1700 ma la cui cappella venne ampliata nel 1865 per far fronte alle crescenti esigenze devozionali. Questa Chiesa è nota, anche ai non mottolesi, soprattutto per il presepe che occupa l' intera navata.


** Esprimo il mio doveroso e più sentito ringraziamento ai carissimi amici Pietro Convertino e Stefano Matarrese per aver concesso la pubblicazione del presente materiale fotografico sulla Settimana Santa Mottolese.